Onorevoli Colleghi! - La presente nota di variazione al bilancio della Camera dei deputati per gli anni 2011-2013 registra gli effetti contabili delle decisioni assunte dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 21 luglio 2011.
In tale riunione sono state infatti adottate le misure di recepimento di quanto previsto nella manovra di stabilizzazione della finanza pubblica recata dal decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, nonché ulteriori interventi che si collocano nella linea di rigore e di risparmio che connota da diversi anni la politica di bilancio di questo ramo del Parlamento.
L'articolo 5 del citato decreto-legge prevede che, a decorrere dall'anno 2012, gli importi corrispondenti alle riduzioni di spesa che, nel rispetto del principio costituzionale di autonomia, saranno autonomamente deliberate dalla Camera dei deputati (oltre che da altri organi costituzionali) sono versati al bilancio dello Stato e sono utilizzati dallo Stato per gli interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali.
Anche alla luce di tale disposizione, l'Ufficio di Presidenza della Camera ha quindi deliberato nella riunione del 21 luglio scorso un insieme di misure che nel triennio 2011-2013 - tenendo conto delle deliberazioni già assunte lo scorso anno - fanno registrare una riduzione effettiva dell'onere della Camera sul bilancio dello Stato di oltre 150 milioni di euro (tra azzeramento della crescita della dotazione e restituzioni al bilancio dello Stato).
L'Ufficio di Presidenza ha innanzitutto stabilito di modificare in riduzione la dotazione degli anni 2012 e 2013 rispetto agli importi previsti nel bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (legge 13 dicembre 2010, n. 221), confermando anche per tali anni l'invarianza della dotazione stessa, in luogo del suo incremento secondo il tasso di inflazione programmato. Ciò comporta un ulteriore taglio di 14,9 milioni di euro nel 2012 e di 30 milioni di euro nel 2013, per un totale di circa 45 milioni di euro, che si aggiunge alla riduzione di 30 milioni di euro a suo tempo operata sulla dotazione del 2011, a sua volta mantenuta invariata rispetto a quella del 2009, l'ultimo esercizio in cui vi è stato un incremento dei trasferimenti dello Stato a favore della Camera dei deputati.
Nel solo triennio 2011-2013, la decisione di tenere la dotazione invariata determina quindi un minore onere complessivo di circa 75 milioni.
L'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati, con l'autonomia riconosciuta dall'ordinamento agli organi costituzionali, ha così inteso attuare in forma anticipata, riducendo la misura della dotazione, quanto previsto dal citato articolo 5 del decreto-legge n. 98 del 2011, determinando da subito un minore esborso per lo Stato, che si somma alle restituzioni deliberate lo scorso anno e a quelle che verranno successivamente esposte.
A fronte della decisione di arrestare la dinamica di crescita della dotazione della Camera anche per gli anni 2012 e 2013, sono stati stabiliti interventi di contrazione delle spese, per un importo complessivo di circa 50 milioni di euro (19,5 milioni di euro nel 2012 e 30,4 milioni di euro nel 2013), tenendo conto dell'esigenza di dare un forte segnale di rigore al Paese nel momento in cui viene varata una manovra economica che impone sacrifici alla generalità dei cittadini.
Gli interventi di contrazione delle spese riguardano, in particolare, i seguenti ambiti:
Nella ricordata riunione dell'Ufficio di Presidenza del 21 luglio 2011 è stato altresì deciso un ulteriore versamento di somme al bilancio dello Stato, corrispondente ai risparmi derivanti dall'applicazione ai vitalizi degli ex deputati e alle pensioni dei dipendenti di maggiore entità del contributo previsto dal citato decreto-legge n. 98, nonché dal blocco dei meccanismi di adeguamento dei trattamenti pensionistici del personale in quiescenza. Le somme da versare nel corso del triennio, a' termini dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito dalla legge n. 111, al bilancio dello Stato sono complessivamente pari a circa 16 milioni, che si aggiungono ai 60 milioni già deliberati lo scorso anno ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge n. 78, convertito dalla legge n. 122 del 2010.
Nel triennio 2011-2013, quindi, le restituzioni di somme al bilancio dello Stato (che, contabilmente, è bene rammentare rivestono la natura di spesa per il bilancio della Camera) ammonteranno a circa 76 milioni (riepilogati in un'apposita tabella allegata alla presente nota di variazione), contribuendo a determinare complessivamente un minore onere finale per l'erario di oltre 150 milioni di euro, come sopra anticipato.
Oltre alle decisioni fin qui esposte, puntualmente registrate nella presente nota di variazione al bilancio 2011-2013, l'Ufficio di Presidenza ha assunto alcuni impegni da realizzare prima del bilancio interno per il 2012-2014.
Essi riguardano:
Con gli aggiornamenti recati dalla presente nota di variazione, il bilancio interno 2011-2013 registra gli indirizzi di rigore e sobrietà perseguiti dagli Organi di direzione politica ai fini dell'ulteriore contenimento delle spese della Camera dei deputati, dando un concreto contributo al più ampio obiettivo di stabilizzazione della finanza pubblica.
I deputati Questori
Francesco Colucci
Antonio Mazzocchi
Gabriele Albonetti